DECRETO LEGGE : Immigrati nei C.I.E. sino a 18 mesi, espulsione coattiva immediata per i clandestini e rimpatrio coattivo anche per i cittadini comunitari

ROMA, 16 Maggio 20011 – Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, fa approvare dal Consiglio dei Ministri un Decreto Legge contro l’immigrazione, in risposta ai recenti pronunciamenti della Corte di Giustizia Europea e della Corte Costituzionale. Il Decreto approvato prevede la possibilità di trattenere gli extracomunitari nei CIE fino a 18 mesi (rispetto agli attuali 6), ripristino delle espulsioni dirette per i clandestini ed allontanamento coattivo anche per i cittadini comunitari. Il titolare del Viminale ha sottolineato che il D.L. “è coerente con le norme dell’Unione e che verrà firmato un accordo con il CNT Libico per poter riportare in Libia i migranti che sono venuti in Italia clandestinamente. Il provvedimento prevede il ripristino della procedura di espulsione coattiva immediata per tutti gli extracomunitari clandestini che sono pericolosi per l’ordine pubblico e la sicurezza dello Stato, oppure che sono a rischio di fuga, o ancora che sono espulsi con provvedimento dell’Autorità Giudiziaria o che violano le misure di garanzia imposte dal Questore e il termine per la partenza volontaria. Inoltre viene introdotto l’allontanamento coattivo (espulsione) anche dei cittadini comunitari per motivi di ordine pubblico e prolungato il periodo di permanenza nei Cie (Centri di Identificazione ed Esplusione) fino a 18 mesi. Vengono modificate le sanzioni per i reati di violazione e reiterata violazione dell’Ordine del Questore di lasciare il Territorio Nazionale con la previsione della sanzione pecuniaria e viene prevista la possibilità per il Giudice di Pace di sostituire la condanna con l’espulsione. Introdotte anche misure alternative al trattenimento nel Cie per lo straniero irregolare che non sia pericoloso, quali la consegna del passaporto o altro documento equipollente, l’obbligo di dimora e l’obbligo di presentazione presso gli Uffici della Forza Pubblica, le cui violazioni prevedono multe salate .Stefano Memoli – Pres. Prov. A.P.I.

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